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Il sambuco

“Sta succedendo di nuovo, il sambuco è in fiore e il suo profumo dilaga inebriante….un fiore che sa di antico, di buono…”

 

 Il sambuco l’ho scoperto essendo frequentatrice della montagna e dei suoi abitanti. Per chi, come me, ama le lunghe camminate montanare, sa che alla fine di ogni salita bere un bel bicchiere colmo di  succo di sambuco aiuta a rimineralizzare in modo naturale il corpo,  rinfresca ed è una vera goduria per il palato!

Il sambuco ha un aroma floreale, io lo amo, amo la sua pianta, perché i suoi fiori sono semplici ed eleganti, di colore bianco crema, molto delicati.

I montanari si inchinano di fronte a questo arbusto, conoscono le doti e i doni officinali che questa pianta così semplice e forte racchiude.  Si dice che i doni del sambuco siano 7: fiori, frutti, radici, midollo, legno, germogli e corteccia.

Una vera farmacia all’aria aperta!

Sapete che sono erborista e i “Semplici” mi appassionano, ho pensato di trasmettervi questa semplice procedura per ottenere uno sciroppo di sambuco che non ha niente a che vedere con quelli che si trovano in commercio.

Il sambuco fiorisce nel mese di giugno, ovviamente dovete saper riconoscere una pianta di sambuco, MAI cogliere ed ingerire piante se non si è sicuri …!

In primis bisogna cogliere i fiori al massimo della fioritura in termini scientifici si dice “ tempo balsamico”, mi raccomando lontano da fonti inquinanti!

 

Il sambuco

 

Ed ecco qui la ricetta:

Per 1,5 di sciroppo occorrono: 15 corolle fiorite di sambuco, 2 limoni grandi bio, 50 gr di acido citrico (si trova in farmacia) 1kg di zucchero di canna integrale, 1 pentola grande, 1 garza per filtrare o colino stretto, 1 imbuto, 1 vaso grande di vetro tipo “Bormioli”

Per la preparazione si procede togliendo tutte le parti verdi dal fiore, nel frattempo prendere la pentola e riempirla di acqua nelle quantità indicate e a seconda di quanti vasi o bottiglie si vogliono ottenere, aggiungere i limoni  tagliati a metà, l’acido citrico e lo zucchero di canna, scaldare  fino a quando lo zucchero si sarà sciolto. Trasferire poi il tutto, senza portare ad ebollizione, in un bel contenitore ampio di vetro tipo “Bormioli”. Mi raccomando pastorizzare sempre il contenitore in acqua bollente per almeno 15 minuti, come si fa per le marmellate, prima di inserirvi lo sciroppo. Far riposare almeno 48 ore, avendo cura di muoverlo almeno 2/3 volte al di, passate le 48 ore filtrare con garza o colino lasciando però un po’ di residuo di fiori … ne gioverà il sapore!

Quello ottenuto  è uno sciroppo che andrà messo in bottiglia con tappo a vite.

Come si utilizza? Va diluito con acqua fredda naturale o con bollicine (io la prediligo) frizzantina in questo modo: il rapporto è di 1:4 e quindi per un bicchiere colmo, mettere 1 parte di sambuco che è la parte concentrata e 4 di acqua … poi,  a seconda dei gusti,  ottieni il sapore desiderato.

Questo sciroppo è un ottima bevanda da offrire, come ristoro durante il caldo estivo, per questo cerco sempre di farne qualche bottiglia che userò con parsimonia!

Come sempre good vibes only

Francesca